" To Remember and Understand"
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Murassiccari
Mio nonno era murassiccaru! Lavoravono con la pietra per costruire muri che per la maggior parte delineavono i confini tra diverse proprieta feudali. Partiva la domenica, a piedi o con il carretto, e restava fuori una o due settimane!
Mio zio da piccolo ha seguito suo padre ( costretto a farlo perche' a quei tempi non vi erono altre alternative) e quando e' venuto in America ha lavorato in pietra, un lavoro che pochi sapevono e sanno fare!
Di sotto allego questo articolo da Onda Iblea del 2012 che racconta il centesimo anniversario della associazione dei Murassiccari di Canicattini Bagni!
Un esempio di muro a siccu vicino Canicattini.
1965, 50 anni dell'associazione Murassiccari di Canicattini
From the book by Bartolo Mozzicato, 2001, tra storia e ricordi
Canicattini Bagni, 13 febbraio – Un secolo di vita che si proietta nel futuro storico e culturale di Canicattini Bagni e del territorio ibleo. È stato ricordato ieri, dal sindaco Paolo Amenta e dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Pro Loco, il centenario dell’Associazione canicattinese dei “Muratori a Secco”, oggi presieduta dal “mastro murassiccaru” Salvatore Aliano.
I “murassiccari”, sono abili artigiani che assieme all’altra categoria di artigiani-artisti, gli scalpellini, creatori di quel Liberty che tanto ammaglia visitatori e turisti, hanno caratterizzano la loro originarietà proprio nella cittadina siracusana, ottenendo riconoscimenti per la grande maestria nella lavorazione della pietra.
Due categorie, che come scrive lo storico ed etnologo Luigi Lombardo sul suo “La cultura popolare” edito dal Gal Hyblon Thukles, “condividono il possesso della tecnica di base della ‘pietra su pietra’, come la profonda conoscenza della materia e delle sue caratteristiche peculiari”
Artigiani riconosciuti e stimati in tutta la Sicilia, in particolare nell’area del siracusano e del ragusano, dove il “muro a secco”, dal ‘500 in poi, è parte integrante di un paesaggio rurale di straordinaria bellezza, tanto da essere inserito nel Registro delle Eredità Immateriali dell’Unesco.
E a Canicattini Bagni i “murassiccari” sono stati tra i primi artigiani a costituirsi in Associazione, già nel 1912, con uno statuto solidale che ne prevedeva, addirittura, come ricordano gli studiosi della storia della cultura popolare di questo territorio, ad iniziare dall’etnologo canicattinese Antonino Uccello, l’incentivazione allo studio e all’istruzione.
Centanni di vita di questo sodalizio che ha visto presente a Canicattini Bagni centinaia di questi muratori, richiesti dovunque, nella campagne come nelle ville private dei centri vicini e nelle altre provincie siciliane, come ha ricordato aprendo i lavori dell’incontro di ieri nell’Aula consiliare del Comune, l’assessore alle Politiche Sociali e alla Pubblica Istruzione, Paolo Formica, ripercorrendo gli anni del padre e del nonno “murassiccari”.
Oggi quel centinaio di artigiani si è ridotto drasticamente. Solo una ventina i “murassiccari” che fanno parte dell’Associazione, tra di essi, purtroppo, nessun giovane, e quest’arte, ritenuta “ecologica”, considerato che non fa uso di malta o altro collante, ma della sola pietra tagliata ad arte ed incastrata tra di essa in modo da far filtrare anche l’acqua piovana, rischia di essere cancellata dalla modernità e dalla tecnologia che attira i giovani verso altri settori.
«Un lavoro duro, svolto con grande maestria da artigiani che, come i colleghi scalpellini, hanno fatto scuola – ha detto il sindaco Paolo Amenta – segnando una ricca pagina di cultura popolare. Il reticolo di muri a secco che disegna il nostro territorio e le costruzioni rurali fatte con la pietra delle nostre campagne, ha dato a questo territorio colori e segni di grandebellezzaartistica. La nostra città è orgogliosa di aver custodito questa arte che bisogna necessariamente non far scomparire e tramandare alle giovani generazioni. Quando si parla di Canicattini Bagni nel mondo, si parla di Musica, di Liberty e dei suoi “murassiccari”, tre ricchezze culturali che dobbiamo continuare a valorizzare e a promuovere. Per cui oggi, come sindaco, mi sento di ringraziare questi artigiani che hanno fatto grande la storia e cultura di questo nostro piccolo centro».
A chiudere la cerimonia di ieri, la consegna, da parte del sindaco Amenta, a nome dell’Amministrazione Comunale, di una targa ricordo all’Associazione, nelle mani del presidente Salvatore Aliano, e attestati a tutti i soci.
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